Gli scavi in Sant’ Ambrogio e i parcheggi della discordia.
Una piazza sfregiata, Milano colpita e offesa al cuore, lavori eterni e l’inutilità della scempio che si sta compiendo. Riassumerei in questi quattro punti la beffa che si sta consumando in piazza Sant’Ambrogio da oltre due anni e che continuerà per altri tre o quattro. Mentre si spendono fiumi di parole e proclami sulla ormai famosa quanto incompiuta “pollution charge” contemporaneamente avallate un progetto, quello del parcheggio sotterraneo in piazza Sant’Ambrogio, che non farà altro che creare ancora più caos e congestione. Invece di chiudere la piazza al traffico come si è fatto in zone storicamente meno rilevanti e famose nel mondo, si sceglie la solita via del soldo facile. Da comune cittadina residente proprio davanti al cantiere e madre di due figli sotto i tre anni vorrei che ci spiegassero come possiamo vivere per 5 anni o più in un cantiere per lo più fermo, senza più uno spazio vivibile, senza poter uscire dal portone con la paura che i propri bambini vengano travolti. Le macchine invadono l’unico marciapiede ( ridotto di larghezza in virtù dei lavori ) e spesso diventa impossibile camminare e passare con un passeggino. Il tutto avviene nella piazza che dovrebbe fare da cornice alla Basilica più importante della città, simbolo della Milano antica. I due campanili ne hanno viste tante in questi secoli, ma ora hanno uno sguardo allibito. Come noi.
Francesca Caccia Dominioni.
RISPOSTA DI GIANGIACOMO SCHIAVI
Gentile Signora,
sul parcheggio di Sant’Ambrogio si sta applicando la seguente massima: chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. Non è tipicamente meneghina ma sintetizza lo stato dell’arte di quello che un urbanista ha definito “ uno scandalo civico “, e cioè lo scavo in prossimità dei muri perimetrali dell’antica basilica simbolo della nostra città. L’impressione è che la Sovraintendenza se ne sia lavata le mani, lasciando via libera alla decisione dell’ex sindaco Albertini che autorizzava ( con i poteri speciali del commissario al traffico ) i lavori dell’impresa appaltatrice. Un ripensamento del sindaco Moratti aprirebbe un contenzioso con la ditta incaricata dell’appalto che, dal suo punto di vista, difende la validità del progetto e dell’investimento. Ma soprattutto sarebbe un segnale politico imbarazzante per il centro destra: la sconfessione di tutto quel che è stato fatto negli anni precedenti. Al momento della decisione purtroppo sono state poche le voci della cultura che si sono alzate per contrastare uno scavo che poteva essere fatto a trecento metri di distanza, in via Olona. Quando l’architetto Cini Boeri ha cercato di dire che un posteggio sotto una piazza storica era sconsigliabile ( “ Troppi rischi per una basilica del 379 dopo Cristo “ ) non ha avuto troppi sostenitori. E quando la stessa cosa ha detto in giunta l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ( “ Un parcheggio sotto la basilica è un crimine “ ) nessuna voce del centrodestra lo ha appoggiato. L’opposizione si muove adesso, ma è troppo tardi : doveva farlo in campagna elettorale. Ma durante la campagna elettorale il candidato sindaco del centrosinistra non ha mai messo in discussione il parcheggio di Sant’Ambrogio.
Sui parcheggi sta passando la linea del bipolarismo: o di qua o di là. O con cji sostiene che servono 60 mila posti auto sotterranei per liberare strade e marciapiedi dalle auto, o con chi è tout court contrario agli scavi. Bisognerebbe distinguere: Sant’Ambrogio come piazza Meda, è stata una localizzazione sbagliata. In altri casi i parcheggi possono anche essere di pubblica utilità. Ma ci vorrebbe più trasparenza. I casi di via Ampere, Bacone, Costa – Loreto, General Govone, Moise Loira, per citarne alcuni, sono diventati casi giudiziari. L’opposizione farebbe bene a chiedere al sindaco un rapporto sullo stato dei parcheggi a Milano. I milanesi scoprirebbero quello che abbiamo già verificato noi : le truffe, le violazioni, gli aumenti ingiustificati, le ditte fantasma, i lavori difettosi, gli interessi sommersi. Suoniamo il campanello al difensore civico di Palazzo Marino: non è questo un compito suo ?
gschavi@rcs.+it
Leggendo queste righe non mi possono che sorgere alcune riflessioni:
L'ex sindaco Gabriele Albertini grazie ai poteri speciali del commissario al traffico autorizzava quello che viene definito " uno scandalo civico ", "un parcheggio sotto la basilica è un crimine ", " sconsigliabile per i troppi rischi per una basilica del 379 dopo Cristo ".
Interessi sommersi ??? Caro Gabriele ??
Ricordiamo anche che ci sono stati gli scavi in via Paleocapa che dopo un bel po' di tempo sono stati richiusi per i rilevanti ritrovamenti venuti alla luce.
Ma possibile dico io che non si poteva consultare antichi documenti ( che esistono visto che dopo lo scandalo sono stati pubblicate tutte le piantine del sottosuolo ) prima di scavare e buttare a mare nonsoquantieuronostri, e inoltre farci venire il mal di pancia per le terribili ricadute sul traffico conseguenti agli scavi. Grazie Albertini !
ATTENZIONE CHE VUOLE RICANDIDARSI !!!
MILANESI AVVERTITI !
E' lo stesso personaggio che grazie all'aiuto di Berlusconi allora al governo, ebbe la possibilità di candidarsi per il parlamento europeo, chi faceva il sindaco non poteva candidarsi ma grazie ad un decreto ad personam si dette la possibilità ai sindaci in secondo mandato di candidarsi.
E quando fu eletto disse che aveva fatto 13 !!! già forse anche 14, finito di fare il sindaco eccolo parlamentare europeo, indennità base dei parlamentari italiani euro 149.215, più di ogni altro paese europeo ( e anche questo è uno scandalo).